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Ambiente e salute umana

Idrogeno solforato (H2S) - Aspetti biometeorologici e medici
       
       
   

 

 

IDROGENO SOLFORATO (H2S)

 

Caratteristiche chimico fisiche

È un gas incolore dall'odore caratteristico di uova marce, per questo definito anche con il nome di gas putrido.
È idrosolubile con caratteristiche debolmente acide e riducenti.
Il composto è caratterizzato da una soglia olfattiva decisamente bassa; in letteratura si trovano numerosi valori definiti soglia olfattiva: da 0.7µg/mc a 14 µg/mc ("Analisi e controllo degli odori" D. Bertoni, P. Mazzali, A. Vignali - Ed. Pitagora, Bologna 1993); taluni soggetti sono in grado di percepire l'odore già a 0.2 µg/mc (soglia olfattiva OMS da "Air quality guidelines WHO", anno 1999), in corrispondenza di 7 µg/mc la quasi totalità dei soggetti esposti distingue l'odore caratteristico.
Il valore di 7 µg/mc non è però ancora divenuto legge, per cui potrà variare nel tempo in attesa di nuove, più precise e definitive determinazioni

Sorgenti

Le sorgenti possono essere naturali oppure antropiche.
La più vistosa sorgente naturale è presente nelle emissioni delle zone vulcaniche e geotermiche. Altre sorgenti possono essere i prodotti della degradazione batterica di proteine animali e vegetali.
Per quanto riguarda le sorgenti antropiche anche qui la più importante è un coprodotto indesiderato nei processi di produzione di carbon coke, di cellulosa con metodo Kraft, di raffinazione del petrolio, di rifinitura di oli grezzi, di concia delle pelli con calcinaio e pickel, di fertilizzanti, di coloranti e pigmenti, di trattamento delle acque di scarico e di altri procedimenti industriali

Effetti sull'organismo umano e sull'ambiente

L'idrogeno solforato è una sostanza estremamente tossica essendo fortemente irritante e, in grandi quantità, addirittura asfissiante.
L'azione irritante si esplica a concentrazioni superiori ai 15.000 µg/mc e ha come bersaglio le mucose, soprattutto degli occhi, provocando forti congiuntiviti, anche persistenti per più giorni, pure se il soggetto viene allontanato subito dalla sorgente tossica.
A concentrazioni di 715.000 µg/mc, per inalazione, può causare la morte anche in 5 minuti (WHO 1981, Canadian Centre for Occupational Health and Safety 2001).
L'inquinamento delle acque con idrogeno solforato provoca sempre una grande e persistente moria di pesci.
L'effetto tossico sulle piante invece non è acuto, ma cronico per la sottrazione di microelementi essenziali per il funzionamento dei sistemi enzimatici.
Nei confronti dei materiali mostra una discreta aggressività per i metalli, provocandone un rapido deterioramento