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La Sindrome Affettiva Stagionale - SAD.
     
       
   

 

 


APRILE ____2TESY004

SINDROMI METEOROPATICHE STAGIONALI.

SEASONAL AFFECTIVE DISORDER

Bagno di Romagna, 30 marzo 2003

LE SINDROMI AFFETTIVE STAGIONALI: PSICHE E METEOROLOGIA (versione ppt - 1,81 MB)


Nel DSM IV° si parla del SAD (Seasonal Affective Disorder), disturbo affettivo stagionale, che si evidenzia come alterazione patologica duratura del tono dell'umore, caratterizzato da fasi alterne di depressione ed eccitazione, depressione in autunno-inverno ed eccitazione in primavera-estate.

Il ruolo chiave del SAD è da ricercarsi, secondo studi molto recenti, nell'attività dell'epifisi, che reagisce in modo diverso, a seconda dell'intensità della luce, cioè degli stimoli luminosi. Ed è ovvio constatare come in primavera sia l'intensità come la durata della luce del sole sia in continuo aumento.
È noto anche come qualsiasi tipo di luce, sia essa naturale od artificiale, influenzi i livelli ormonali, la temperatura corporea, l'attività del cervello e perfino l'umore dell'individuo.
Infatti la retina, stimolata dall'intensità della luce, invia segnali di tipo elettrico al pacemaker ipotalamico, localizzato a livello dei nuclei soprachiasmatici e questi ultimi li inviano direttamente ad altri centri ipotalamici, all'ipofisi e all'epifisi.
L'epifisi produce l'ormone melatonina che dipende dai valori più o meno elevati della luce esterna, con valori massimi nel plasma durante la notte.
La pineale quindi libera melatonina in modo ritmico, informa ed invia dati sull'ambiente esterno ai nuclei soprachiasmatici.
In questo modo si produce una sincronizzazione tra variazioni dell'ambiente e variazioni nell'interno dell'organismo, sempre attraverso l'ipotalamo, l'ipofisi e l'epifisi che regolano poi cuore, fegato, reni, intestino e ghiandole surrenali, elaborando una notevole quantità di messaggi ormonali.
Quindi diventa fattore molto importante la lunghezza del periodo di luce.
Nel periodo invernale le giornate sono alquanto più corte delle notti, specie al nord e pertanto l'organismo si ritrova con una diminuzione delle difese organiche.
Seguono questo ritmo anche la temperatura, il sonno, la secrezione degli ormoni, i modo particolare i livelli serici di serotonina, che si presentano più bassi d'inverno, specie nei soggetti depressi, per una diminuita capacità delle piastrine di legare serotonina.
In primavera poi i livelli serici di serotonina iniziano ad aumentare e la depressione si allenta.
Il SAD, come è logico, aumenta con la latitudine: maggiore è la latitudine, minori sono le oe di luce durante i mesi che vanno da ottobre a marzo.
Il SAD è più frequente nelle femmine in età riproduttiva ed in determinati gruppi familiari.
Si presenta con sensazione di disagio, aumento di peso, astenia, sonnolenza, sebbene con esami di routine negativi.
Poco utili, i vitaminici, gli anoressizzanti, i ricostituenti come pure la psicoterapia.
Sembra invece utile qualche antidepressivo del tipo inibitore selettivo del re-uptake della serotonina come pure la fototerapia, quasi sconosciuta in Italia ma che sta dando risultati eccellenti in USA.