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72 ore dall'arrivo di un fronte.
       
       
   

 

 

Sindromi meteoropatiche secondarie.

 

72 ORE PRIMA DELL'ARRIVO DEI FRONTI PERTURBATI O DEL VORTICE FREDDO IN QUOTA OPPURE 24-48 ORE PRIMA DELLA FORMAZIONE DI UNA DEPRESSIONE SECONDARIA SUL GOLFO DI GENOVA OPPURE ANCHE DI STAU SULLE ALPI ED APPENNINI DA FORTI VENTI MERIDIONALI IN QUOTA.

 

La sintomatologia legata al fronte perturbato incomincia ad interessare i meteorolabili all'incirca già tre giorni prima del suo effettivo arrivo.
L'accentuazione dei fenomeni inerenti l'organismo umano trova la sua spiegazione nel fatto che, due-tre giorni prima dell'arrivo delle zone perturbate, ma in particolare del fronte freddo, le masse d'aria circolanti si presentano relativamente secche e con discreta ventilazione, mentre la pressione atmosferica è in graduale diminuzione.
Questa caratteristica situazione atmosferica porta al ristagno degli inquinanti e dei pollini a contatto con il suolo, i quali si disperdono fino ad una certa altezza, che di norma è intorno ai 150-200 m. ( strato di diffusione).
Tutto questo favorisce l'accentuazione della seguente sintomatologia, a carico dei vari organi, sistemi od apparati:
Riacutizzazione delle forme artroreumatiche con aumento della dolorabilità neuro-muscolo-tendinea, in modo più specifico con dolenzia acuta ai muscoli del rachide cervicale e lombo-sacrale.
Nei sofferenti di discopatie dolorabilità più acuta ai nervi interessati, in modo particolare lo sciatico.
Evidenti segni di aumento dei disturbi cardiovascolari, specie quelli legati alla neurolabilità ed alle sindromi ansiose, come episodi di tachicardia, palpitazioni, eretismo cardiaco, ipertensione arteriosa con aumento della minima, specie durante le ore notturne.
Aumento nei soggetti predisposti, specie anziani fumatori, degli episodi di TIA, di ischemia coronarica e cerebrale, con crisi di angina più acute e ravvicinate, in modo particolare durante le ore notturne.
Riacutizzazione, a volte in modo molto acuto, delle cefalee tensive e delle crisi emicraniche, in modo particolare durante i momenti di riposo o di rilassamento
( sindrome del week-end).
Nei soggetti che presentano costituzionalmente, oppure durante periodi di iperstress, diminuzione delle difese organiche immunitarie, si notano più frequenti episodi di infiammazione delle prime vie aeree, come riniti, sinusiti, laringiti, faringiti, tonsilliti e tracheiti.
Nei broncopneumopatici, specie se del tipo cronico ostruttivo, sensibile aumento degli episodi o crisi di asma notturno oppure accentuazione delle infiammazioni a livello bronchiale, polmonare e pleurico.
Riacutizzazione degli episodi di reflusso gastroesofageo, delle gastro-duodeno-colonpatie, specie del tipo spastico accompagnati spesso da accentuazione di nausea e sforzi di vomito.
Nei portatori di calcolosi aumento delle coliche epatiche e renali, in modo particolare nelle seconda parte della notte o nelle prime ore del mattino, specie se i soggetti sofferenti hanno esagerato durante la cena in cibo ed alcolici.
Segni di sofferenza della cute con episodi allergici, specie nei soggetti predisposti, in modo più accentuato in primavera, quando, oltre agli inquinanti presenti in tutte le stagioni, si aggiungono anche pollini di vario tipo.
Irritabilità psichica, in aumento specie durante le ore notturne, con frequenti risvegli oppure con risveglio precoce, accompagnati ad episodi di ansia, in modo più specifico quella anticipatoria.
Accentuazione spiccata degli episodi di depressione e/o di ansia, in modo particolare nei neurolabili affetti da disturbi "somatoformi", cioè da quei "disturbi fisici" che, secondo il DSM IV, non sono confortati da positività strumentale e pertanto "sono concettualizzabili per mezzo di congetture psicologiche".
Essi si manifestano con segni di sofferenza a livello psichico o psicologico che si rivelano sulla condizione fisica, con cefalea da tensione, vertigini, crisi pseudocoronariche, dismenorrea, dolore sacro-iliaco "sine causa", crisi d'asma, specie durante le ore notturne, acne superficiale e profonda, aritmie "sine causa", cardiopalmo, nausea e sforzi di vomito, riacutizzazione della colite ulcerosa, pollachiuria, specie se la correlazione temporale si verifica ripetutamente durante il corso dell'anno.