Vai a Home PageRitorna alla pagina precedenteVai a www.unimi.it

 

Il Collasso da Calore
       
       
   

 

 


COLLASSO DA CALORE

Il collasso da calore è una sindrome scatenata prevalentemente da particolari valori di temperatura ed umidita relativa (si veda per il relativo calcolo gli indici bioclimatici).

Il collasso da calore si presenta in situazioni atmosferiche completamente diverse.
Sono richieste giornate molto afose; spesso non solo all’aperto ma anche in casa, quando regna calma di vento, con cielo parzialmente o del tutto coperto, temperatura a volte non eccessivamente elevata, ma di solito sopra i 33° all’ombra e con umidità relativa al di sopra almeno del 50%.
Un valore indicativo molto importante per valutare se ci si avvicina al limite del collasso da calore rappresentato dall’ “indice di Thom”. E’ Infatti noto che la sensazione di disagio climatico legata al caldo umido afoso dipende da tre parametri meteorologici: il valore della temperatura, dell’ umidità relativa dell’aria e del vento, disagio che si avverte quando i valori di temperatura e di umidità superano una certa soglia di riferimento nello stesso momento.
Quando la temperatura esterna supera i 33 gradi all’ombra, l’unico modo efficace per disperdere calore si attua attraverso la produzione di sudore, il quale, attraverso il meccanismo dell’evaporazione, disperde il calore in eccesso. L’evaporazione, con il progressivo aumento dell’umidità relativa, è sempre più lenta e di conseguenza sempre meno efficace. L’aumento dell’umidità contrasta poi, in misura crescente, il processo di evaporazione e perciò il raffreddamento dell’organismo.
Si e infatti dimostrato che ad una temperatura di 36,5 - 37 gradi, accompagnata da un tasso di umidità relativa vicina al 100 % cessa anche il fenomeno dell’evaporazione del sudore con conseguenti gravi danni all’organismo, danni che possono portare addirittura alla morte. Tutto questo alle nostre latitudini è altamente improbabile, se non eccezionale, a causa del fatto che il superamento della soglia dei 40 gradi non si accompagna quasi mai a tassi di umidità relativa sufficientemente alti da provocare situazioni critiche.
La sensazione di disagio dovuta al caldo umido afoso è invece abbastanza comune, in modo particolare in Val Padana o nelle valli interne del Centro e del Sud, nei mesi di luglio ed agosto, quando un’area anticiclonica si protende a tutte le quote determinando grande e prolungata insolazione, calma di vento e foschia molto densa con conseguente umidità relativa piuttosto elevata. Da aggiungere che nel periodo estivo possono aversi due tipi di Anticiclone: l’anticiclone subtropicale marittimo e l’Anticiclone subtropicale continentale. Nel primo caso, costituito dall’anticiclone delle Azzorre (prevalente) si ha la compressione di masse d’aria marittima, in origine, che risulta essere più fresca rispetto a masse d’aria subsidenti nel contesto di un anticiclone subtropicale di origine continentale.
In questa situazione di stabilità sinottica è dunque opportuno calcolare l’indice di disagio climatico proposto da Thom.
Li soglia di disagio comincia con ID 24 (prima soglia di attenzione, aumentando progressivamente con l’aumento del valore.
Coi i valori di ID tra 25 e 30 (seconda soglia di attenzione) si nota un progressivo deterioramento delle condizioni psicofisiche.
In questi casi la sintomatologia, a volte anche abbastanza grave, inizia con sudo razione profusa a tutto il corpo, ansia ingravescente, facile tendenza alla stanchezza, debolezza muscolare, polso piccolo e filiforme, caduta della pressione arteriosa, pelle fredda, umida e molto pallida, specie al viso, in modo particolare nei cardiovasculopatici, nei diabetici, negli obesi, negli alcolisti, nei tossicodipendenti, nei bambini e negli anziani, cioè in tutti quei soggetti in cui i poteri immunitari e termoregolatori sono deficitari.
La sintomatologia è dovuta naturalmente ad una grande perdita di liquidi, non sufficientemente rimpiazzati in modo opportuno. La cura si pratica facendo sdraiare il paziente e somministrando, a piccoli sorsi continui, preparati minerali con abbondante acqua. Molto utili anche bevande a base di tè o di caffè molto allungate.


COPERTURA NUVOLOSA - SIMULAZIONE SKIRON MODEL

06 hours
12 hours
18 hours
24 hours

Courtesy University of Athens


UV INDEX REAL TIME (EUROPA)

UV INDEX REAL TIME- GLOBALE

UV DAILY DOSE

Courtesy: Institute of Medical Phisics and Biostatistic