FOOD FOR SPACE - L'Alimentazione per gli astronauti di oggi e di domani
R. Delsignore, U. Solimene
Salsomaggiore Terme (PR), 20 Ottobre 2000
Dal primo volo umano nello spazio, di cui nel 2001 ricorre il 40° anniversario, alle missioni della Mir, dello Shuttle e della costruenda Stazione Spaziale Internazionale, sono stati affrontati e risolti enormi problemi scientifici, tecnici e medico biologici. Infatti il vivere in ambienti con microgravità per prolungati periodi comporta importanti effetti di squilibrio sull’organismo umano (tra cui il più evidente è la perdita di calcio nel tessuto osseo), che possono essere compensati da un accurato allenamento ed un preciso programma di riabilitazione.
Pertanto, anche una corretta alimentazione, nelle sue componenti nutrizionali biochimiche, fisiologiche e psicologiche, riveste un ruolo primario per la salute degli astronauti. In questo settore si sono compiuti importanti progressi che hanno visto il contributo di specialisti di varie discipline ed il coinvolgimento di tecnologie avanzate.
Quali sono i problemi legati alla scelta del cibo ed alla sua conservazione? Quali gli alimenti di uso comune sulla terra che possono essere utilizzati nello spazio ed il loro ruolo nella fase di preparazione e di recupero post volo? Per gli equipaggi internazionali, quali sono le problematiche che si presentano e come vengono risolte? Quali sono le ricerche per lo sviluppo di un sistema alimentare per missioni spaziali di lunga durata? Nello spazio è possibile l’utilizzo di una cucina nazionale (come prospettano i recenti studi sul formaggio Parmigiano-Reggiano)? Quali sono le possibili ricadute della ricerca spaziale per la nutrizionistica “terrestre” ?
Questi sono alcuni dei temi e degli interrogativi che sono stati affrontati nel corso della tavola rotonda “Food for space” a cui hanno partecipato, tra l’altro, specialisti della NASA, del Centro Russo di Preparazione dei Cosmonauti, dell’Ente Spaziale Europeo, dell’Università di Milano e di Parma.
L’incontro s’inquadra nell’attività di ricerca del Centro Universitario diretto dal Prof. U. Solimene, che da molti anni collabora con il Centro “Y. Gagarin” , comandato dal Gen. P. Klimuk e dal Col. Med. V. Morgun (per il settore medico), che qui sentitamente ringraziamo per il loro insostituibile supporto.
Il Convegno è avvenuto a Salsomaggiore Terme, città gemellata con la “Città delle Stelle” (Mosca) , sede del Centro “Y. Gagarin” , dove regolarmente i cosmonauti russi effettuano un periodo di trattamento balneoterapico dopo gli allenamenti e le missioni, e si è svolto nell’ambito del programma “Astronauti nel 2000” , sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
“Astronauti nel 2000" è un programma di comunicazione delle problematiche di comunicazione delle problematiche scientifiche e tecnologiche relative ai voli spaziali e si svolge sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica Italiana, ed è ideato dalla Pic Comunication, Milano.
Iniziato nel 1998, ha realizzato eventi relativi alla “sicurezza nello spazio, gestione e controllo dello stress in situazioni estreme”.
Umberto Solimene, è direttore del Centro di ricerche in bioclimatologia medica, biotecnologie e medicine naturali dell’Università degli Studi di Milano, struttura collaborante dell‘organizzazione Mondiale della Sanità.
R. Delsignore, Università degli studi di Parma